Scrittore italiano. Autodidatta,
collaboratore di varie riviste italiane, nel 1956 esordì con la raccolta
di racconti
La marchesina, a cui fecero seguito i romanzi
La Teda
(1957),
Tibi e Tascia (1959),
Mani vuote (1960), ascrivibili
al filone neorealista e imperniati su tematiche meridionaliste. Con
Il
selvaggio di Santa Venere (1977),
S. raggiunse una certa
notorietà, confermata dalle successive opere tra cui
Il visionario e
il ciabattino (1978),
Il diavolaro (1980),
I cari parenti
(1982),
La conca degli aranci (1986),
Melina (1995). Interessanti
le opere dedicate alle tradizioni popolari calabresi:
I cento bambini,
fiabe calabresi (1977),
Miti,
racconti e leggende (1985).
Tradusse anche le
Fiabe calabresi (1982) raccolte da L.M. Lombardi
Satriani (n. Sant'Agata del Bianco, Reggio Calabria 1924).